Cassano

 

L'importanza della famiglia

 

La famiglia è, al giorno d'oggi, al centro del mirino; non mi dilungo e nemmeno voglio parlare di talune scelte dei vari governi al riguardo, dico solo che è aberrante come la famiglia sia presa di mira e venga quotidianamente oltraggiata oltre che osteggiata. Ma è dalla famiglia che voglio partire parlando di Cassano; secondo Fantantonio, chiamato così perché ricorda una lattina di Fanta, la sua decisione, giunta dopo numerosi tentennamenti, è dovuta solo al fatto che lui vuole assolutamente restare con moglie e figli e questo non si può conciliare con una sua stagione a Verona.

Scelta rispettabile ed encomiabile; poteva pensarci prima, ad onor del vero, senza andare in tv ogni 3 per 2 a dichiarare quanto lui fosse in forma e quanto fosse scarsa la nostra Serie A. Della sua forma fisica abbiamo avuto prova in un filmato direttamente dal ritiro dell'Hellas, dove Cassano dopo qualche giretto di campo si accascia in preda a visioni culinarie e divanesche. No, Antonio, non eri in forma manco per niente: ad occhio già lo si poteva intuire, poi il campo ha fatto il resto. Tutte le tue sbruffonate quindi valgono zero. Non sei pronto per la A e manco per la B, siamo onesti. Andresti benissimo per una partita di vecchie glorie, questo sì, anche perché, diciamolo pure, a 35 anni non è facile rientrare dopo un anno e passa di stop.

Ma torniamo alla famiglia: Antonio (diamo per assodato che abbia detto 'Basta' per questo, senza dietrologie) brama la vicinanza dei suoi cari ed è proprio perché lui la famiglia non l'ha mai avuta che ne sente la mancanza in maniera così forte. 'Il talento di Bari Vecchia' è cresciuto, si sa, senza una figura paterna di riferimento; è qui che entra in campo l'importanza della famiglia intesa come padre e madre che crescono i loro figli, sia pure tra mille difficoltà, commettendo chissà quanti errori, ma sono lì, ad insegnare, educare, punire, sgridare, lodare, confortare, motivare la propria prole. La famiglia è il primo livello di società che incontriamo, che conosciamo, in cui siamo chiamati ad agire ma se questa esperienza comincia già in un ambiente incompleto, i danni si accumuleranno col trascorrere degli anni.

Più volte sono stati stigmatizzati atteggiamenti di Cassano poco ortodossi, da maleducato, da sbruffone, come quelli dei ragazzini che in motorino corrono contromano nei vicoli delle città, fregandosene del codice della strada. E' tutto collegato. E questi suoi continui ripensamenti danno l'idea di un soggetto molto emotivo, con evidenti lacune dal punto di vista affettivo. Non esiste placebo che sostituisca una madre o un padre, né medicina alcuna; gli effetti di queste assenze nelle nostre vite costano cari. Niente e nessuno può prendere il posto di chi ci ha messo al mondo ed anche un piccolo, circoscritto caso come quello di Cassano può e deve far riflettere approfonditamente chi impone decisioni dall'alto riguardo alla famiglia. Famiglia che è sempre e da sempre il punto di forza dell'italiano, di qualunque estrazione sociale. La disgregazione della famiglia porta inevitabilmente alla disgregazione e distruzione della società. Ed oggigiorno lo possiamo valutare anche solo affacciandoci alla finestra del salotto, scrutando per la strada a qualsiasi ora del giorno.

Ora la speranza è che di Cassano non se ne parli più, che si ritiri con la sua famiglia sul litorale ligure e si faccia dimenticare. In questi anni ha fatto parlare più per le sue 'cassanate' che per virtuosismi sul rettangolo di gioco e, detto terra-terra, ci ha decisamente rotto i cosiddetti. 

 

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