Abbiati

 

L'incredibile storia di Abbiati

 

A 19 anni dal suo esordio, un caro ricordo del portiere rossonero

 

 

Era il 17 gennaio di ben 19 anni fa. Il Milan conduceva per 2-0 la partita contro il Perugia. San Siro era pronto a salutare un nuovo successo per la squadra di Alberto Zaccheroni che toglieva dalla bocca il sapore amaro di un pareggio non proprio soddisfacente ottenuto la domenica prima in quel di Empoli. All'improvviso l'arbitro fischia un calcio di rigore per il Perugia. Va sul dischetto Nakata che, con freddezza, spiazza Rossi. La partita è comunque finita, il gol degli umbri è quello della bandiera, eppure a Rossi viene la mosca al naso: prende Bucchi per il collo in quanto reo, ai suoi occhi, di essere andato a riprendere il pallone per battere immediatamente la ripresa del gioco. Una follia. Rossi espulso ed il giovane Abbiati che gli subentra per gli ultimi 2 minuti, facendo in tempo solo a toccare un pallone. Quella follia di Rossi ha aperto però la strada e la via della titolarità ad un ragazzo promettente che, in poco tempo, non si lasciò sfuggire l'occasione e si prese, nel giro di poche settimane, i gradi di titolare anche dopo il rientro di Rossi dalla squalifica. Ancora oggi, lo scudetto del 1999, viene ricordato da tanti rossoneri come lo scudetto di Abbiati perchè è impressa chiaramente nella memoria la sua parata su Bucchi (proprio lui!) contro il Perugia all'ultima giornata. Fu la parata scudetto.

Eppure dopo quella stagione entusiasmante, il buon Abbiati non riuscì a rispettare le attese. Era stato designato come il portiere del Milan dei prossimi 15 anni ma il suo rendimento non fu mai più quello del 1998-99. Caso strano perchè Abbiati aveva tutto per imporsi. Forse gli mancava un pò di carattere da protagonista o forse, nel momento in cui la sua carriera poteva decollare, ha incontrato sulla sua strada Nelson Dida che, a cavallo fra il 2002 ed il 2005, fu certamente uno dei portieri più forti del mondo. Abbiati comunque è sempre rimasto nell'orbita del Milan ed ha contribuito in modo fondamentale ad altri due titoli nella bacheca rossonera. Su tutti, la Coppa dei Campioni del 2003, quando nella semifinale di ritorno contro l'Inter fermò Kallon lanciato solo verso la porta. Il suo polpaccione, ancor oggi, è ricordato con emozione da Adriano Galliani e da Rino Gattuso. Inoltre Abbiati è da considerarsi uno dei protagonisti indiscussi dello scudetto del 2011, quello con Allegri in panchina. Le sue parate su Thiago Motta e Diamanti rimangono cammei preziosi ed indimenticabili. Rimane il rimpianto per una carriera che avrebbe potuto essere più ricca e più di livello, ma nel cuore dei milanisti Cristian Abbiati troverà sempre un posto speciale.

 

 

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