el

 

Appuntamento da non fallire!

 

Occhi aperti e nessuno scherzo. Serve massima attenzione

 

Gli occhi devono stare ben aperti, perché c'è poco da scherzare come dimostrano le clamorose eliminazioni dei Rangers di Glasgow e del Galatasaray. Il Milan non deve prendere assolutamente sotto gamba l'impegno col Craiova, perché non possiamo in nessun modo fallire l'approdo alla fase a gironi dell'Europa League. I motivi sono diversi, e non stiamo parlando solo di soldi.

Il Milan del nuovo corso cinese è assente dal palcoscenico europeo da tre lunghe stagioni, e per nessun motivo al mondo questa assenza può essere prolungata. Il Milan deve assolutamente tornare a frequentare le competizioni continentali con continuità: non deve esistere un'Europa senza Milan ed un Milan senza Europa. Bisogna poi pian piano riprendere l'abitudine alla doppia competizione (Coppa Italia esclusa), perché visti gli obiettivi dichiarati del prossimo campionato (il ritorno in Champions) si deve tornare a considerare normale la frequentazione di tutti gli stadi d'Europa, cominciando, se necessario, da quelli più sperduti e sconosciuti.

Questo primo motivo va poi a complementarsi con il Voluntary Agreement che il Milan presenterà ad ottobre all'Uefa: il piano industriale pluriennale del rilancio da presentare al massimo organo calcistico europeo è molto ambizioso, e si basa essenzialmente sul ritorno in pianta stabile in Champions nel prossimo quinquennio. Che figura ci farebbe la società (e che credibilità avrebbe il suo piano) se nel frattempo non avessimo neanche superato lo scoglio dei preliminari di EL contro squadre nettamente inferiori? E poi ancora. Il duo Fassone-Mirabelli col suo operato ha fatto tornare un grande entusiasmo nel tifo milanista ed in tutto l'ambiente. Anche se al preliminare non prenderanno parte alcuni degli acquisti più importanti della stagione (Biglia e Bonucci), non possiamo neanche lontanamente pensare di fermarci davanti ad una squadra di medio livello della Romania dopo aver investito circa 200 milioni sul mercato; sarebbe un flop clamoroso che innescherebbe una spirale di critiche, ironie e veleni (soprattutto da parte delle vedove della precedente gestione) che potrebbe avere un impatto devastante sulla buona riuscita del progetto di rinascita del nuovo Milan.

Da ultimo, ma non ultimo, l'aspetto prettamente economico. L'Europa League non vale la Champions, ma vincerla garantisce comunque un bel gruzzolo riveniente dai premi, diritti TV, sponsorizzazioni e botteghino, con la non trascurabile certezza di ottenere anche la qualificazione diretta alla prossima Champions League. Ed infine un aspetto che nessuno considera ma che ha un valore puramente storico: abbiamo ancora pochissimi anni a disposizione per continuare a perpetrare un record per ora ineguagliato che sancisce il DNA internazionale dell'Ac Milan.

Da quando esistono le coppe europee (anni 50), il Milan è l'unico club ad aver vinto almeno un trofeo continentale in ogni decennio a partire dal decennio successivo: 3 negli anni 60 (2 coppe campioni ed 1 coppa delle coppe), 1 negli anni 70 (1 coppa delle coppe), 2 negli anni 80 (1 coppa campioni ed 1 Supercoppa), 4 negli anni 90 (2 coppe campioni e 2 Supercoppe), 4 nella prima decade degli anni 2000 (2 coppe campioni e 2 Supercoppe).

Manca, per proseguire la tradizione, la conquista di un trofeo nella seconda decade degli anni 2000, ed ormai mancano solo due stagioni prima di scavallare il 2020. E poi l'Europa League è l'unico trofeo che ancora manca alla nostra immensa bacheca. Bastano tutti questi motivi per demolire il Craiova?

 

 

 

banner orizz pubb mdtube

Su questo sito usiamo i cookies, anche di terze parti. Navigandolo accetti.